il brontolone (2)

Parliamo di tasse occulte e di libertà.
Quando ero ragazzo (anni 70) ai 14 anni, nelle famiglie agiate e non, al compimento dei 14 anni il cinquantino era quasi di prammatica. Se non si era figli di papà, coi risparmi o con qualche lavoretto del tipo scaricare camion all'ortomercato o piccole mance per commissioni a negozianti, ti compravi un catorcino da quello che a 16 anni passava al 125, magari con lo stesso sistema di fatiche e rinunce.
Se eri il classico figlio di papà il motorino poteva essere nuovo, ma non era detto. Spesso era il fatto di avere un mezzo tutto proprio da elaborare, mantenere, tenere in ordine di marcia a dare la consapevolezza di una responsabilità nuova. Ma questo era il lato del dovere, mentre il piacere era massimo nella libertà di movimento che ottenevi con le limitazioni del caso. Scoprivi che eri soggetto a multe e sanzioni, ma dovevi essere proprio un gran fesso a farti cogliere con le mani nel sacco e le multe, quasi sempre, finivi per pagarle tu rinunciando ancora e, infine, capendo.
Nei decenni sono cambiate le cose, e di molto.
Prima si è deciso di mettere una targa al motorino con la motivazione che ogni mezzo che circola dotato di un motore deve essere univocamente riconoscibile. E qui il primo scoglio: il minorenne diviene di nuovo soggiogato e dipendente dalla responsabilità dell'adulto in quanto faccende come targhe e tasse di proprietà. Prima ancora ci avevano provato, riuscendoci, con il bollo, la tassa occulta per la circolazione in contrasto aperto con una Costituzione che favorisce la libertà di movimento sul suolo della nazione. la pratica del bollo però era abbastanza agevole: bastava pagarlo. L'assicurazione obbligatoria è venuta insieme alla targa, altro dolore, altre scartoffie, in questo caso la scusa era proteggerci da incidenti e furti. La società protettiva e mammona ti obbligava a pagare. Altro intervento degli adulti, il ragazzo non può accendere polizze assicurative, per cui papà o mamma provvedevano anche a questo. Oggi la società si deve meglio organizzare per tracciare il cittadino e ha pensato alle nuove targhe per i motorini. Costo: circa 50 Euro se vuoi/puoi fare le code agli sportelli di enti che esistono per pagare la loro esistenza, dai 100 se affidi la pratica ad un'agenzia. Qui sempre con indicazioni di "moto da prezzo", termine divenuto uno standard coniato decenni fa da Luca Goldoni. Sì perché la caratteristica del mercato "libero" è che i prezzi sono liberi, gli acquirenti un po' meno: c'è una tale varietà (minima) di prezzi per uno stesso bene, che per trovare la tariffa più bassa devi fare una ricerca di mercato al contrario spendendo il tuo tempo (che nessuno valuta perché è considerato a valore zero) e la tua fatica per raggiungere quell'agenzia di periferia che ti mette un Euro meno delle altre. Vale la pena? no. Allora andiamo da quello sotto casa e tutto si conclude rapidamente. Sei solo libero di accollarti più o meno spese, più o meno scomodi.
Dicevo quindi che ora, i possessori di un motorino, pagheranno la tassa occulta del cambio targa. Mi chiedo sempre il perché delle cose e prego gli sparuti lettori di non perdere questa abitudine Perché dovrebbero pagarla, dunque? La targa è emessa dalla Motorizzazione Civile o il pubblico registro, qualunque ente sia è un ente al servizio dei cittadini, non il contrario. E' quindi l'ente che presta il servizio che si deve accollare, per propria razionalizzazione interna o conformità a leggi che la Madre Europa (madre di dubbi costumi, con licenza parlando) sforna, la spesa del cambiamento e della innovazione.
Se è vero che l'ente presta un pubblico servizio e la razionalizzazione dovuta alle nuove targhe abbassa i costi di esercizio, la diminuzione della spesa derivante dovrebbe essere l'obiettivo per rendere meno costoso il servizio, quindi meno tasse per tutti, non solo per chi ha il motorino.
Quindi la Motorizzazione Civile dovrebbe spedirti a casa la targa nuova e chiederti gentilmente di consegnare la vecchia alla polizia locale appellandosi alla fiducia nel cittadino ed al suo senso di responsabilità; solo chi non provvedesse alla restituzione in tempo utile (mettiamo 90 gg dalla ricezione certificata della targa nuova) sarebbe soggetto a sanzione, ma per il mancato rientro di un bene emesso dall'ente. Semplice, controllato, gratis e innanzi tutto libero. E' meglio invece accollare oneri, spese e doveri al suddito. 

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