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Concorso vetrine in festa, tema il ponte di Canonica D'Adda (2° classificato)
Ho riaperto le sacre scatole del Meccano di mio padre per ideare questa interpretazione del ponte adattata al contesto della merceria Letiziart di Letizia. Come sempre le nostre creatività si sono fuse realizzando qualcosa poi apprezzato dai passanti e dai clienti del negozio.
Alfredo e Laura ci hanno guardati soddisfatti e contenti da dove stanno.
Mentre montavo i pezzi del ponte mi sono riunito allo stato di concentrazione che aveva mio padre quando da bambino lo osservavo creare, da pezzi meccanici di varie forme, strutture complesse dotate del movimento preciso da lui aveva previsto.
Per questa mia prima struttura, statica e semplice, ho dovuto prima disegnare con SketchUp il bozzetto con il contorno del panorama che avremmo inserito nella presentazione. L'abilità di Alfredo consisteva invece nel progettare nella sua mente ogni proporzione nello spazio, il numero di giunti e viti, le pulegge e l'accoppiamento degli ingranaggi di vario tipo, tutto senza un disegno; calcolava pesi, bilanciamenti ed attriti solo con l'ausilio della sua mente analitica.
Se vedeva una qualsiasi macchina, lui la osservava in silenzio, poi pensava qualche giorno e, quindo si decideva a riprodurla schematizzandola con il Meccano, la forma compiuta e funzionante era ricostruita come per incanto sulla sua scrivania. Mi sento fortunato ad avere ereditato solamente una frazione di queste capacità, pur nel rammarico di non aver avuto la molla di svilupparle fin da giovane, perseguendo una via più creativa ed inventiva. Ma, quando ho scritto delle sacre scatole, non era per esaltazione del ricordo; è rispetto innato per quella attività e per quegli oggetti che da bambino non ho mai classificato come un gioco, perciò non erano da me volontariamente accessibili, anche se Alfredo si sarebbe deliziato nel vedermi avvicinarmi ad essi. Lui non mi ha mai forzato la sua passione, mi ha invogliato con delicatezza, ma lasciato scegliere, mi ha offerto delle ricche possibilità e solo io sono sempre stato responsabile delle scelte.
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lunedì 23 ottobre 2017
...ed ora il mio ponte...
sabato 26 dicembre 2015
Un Buon Natale
Postato qui per traccia (Vigilia di Natale 2015).
Ai miei amici.
Ai miei amici.
Cari ragazzi e ragazze di una volta, avere un contatto quasi continuo con voi mi ha fatto ritornare a dire, quando ne parlo con altri; “sai, ieri nel mio gruppo si è detto...”.
Quella che una volta era una compagnia estiva e poi protratta nel tempo, oggi riunita con questo mezzo abbastanza invasivo, mi fa sentire parte di qualcosa e questa è una necessità talvolta negata per distrazione o mera pigrizia.
Siete i miei amici da tanto tempo, quasi non ricordo i singoli episodi che ci hanno fatti conoscere ad uno ad uno. Con ognuno di voi ho avuto il raro e piccolo miracolo che da scintilla si è trasformato nel tempo in una presenza rilassata, priva di impegno o dichiarazioni solenni, ma costante.
Ognuno di voi mi ha dato un regalo ora custodito con cura e che mi fa sentire fortunato. Nel gruppo questi contatti profondi si stemperano, ma se penso ad ognuno torna a galla quella risata, quella particolare espressione, quella frase peculiare di ogni singolo elemento.
L’anno scorso, in questi stessi giorni, correvo avanti e indietro per cogliere gli ultimi istanti di vita di mio padre. Il giorno di Natale l’ho visto riaprire gli occhi dal coma ed ho creduto che il miracolo di questo giorno speciale fosse quello. Oggi non mi avvicino a questa festa con il cuore allegro, ricordando che il giorno dopo, giunto Santo Stefano, il giorno in cui i giocattoli si rompono, Alfredo ha dato tutto di sé per continuare a giocare con me, ma ha ceduto.
Mi manca molto più di quanto non riesca a dire. Sono grato alla vita di quelle poche ore in cui ho sperato che superasse la china. Ma la morte arriva per tutti e vederla sulla faccia di chi ami insegna più di un corso intensivo di sopravvivenza. Ben lo sanno quelli di noi che ci sono passati.
A parte questa tristezza, in parte benefica perché segna saggiamente il limite entro al quale possiamo fare del nostro un tempo ancora meraviglioso, ho nel cuore la voglia di stringervi fino quasi a farci male ed augurarvi a tutti, proprio tutti,
Buon Natale!
sabato 29 novembre 2014
0111000
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venerdì 28 novembre 2014
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