il brontolone (1)

Vado dal medico. Ho messo nella casella sulla strada la richiesta dei farmaci 10 giorni fa. Non sono passato prima a ritirare le ricette perché gli orari sono a scacchiera e non avevo tempo di infilarmi in ambulatorio. Anzi un giorno ci sono andato ed era chiuso: non ero nell'orario. Oggi entro e trovo la sala d'aspetto piena come un vagone bestiame. C'è anche gente in piedi, non bastano le sedie. Guardo il tavolino al centro e non vedo la cassetta dove si trovano le ricette e chiedo. Mi dicono che ora le ricette le consegna personalmente la dottoressa: vuol dire che mi devo mettere in coda o che posso aspettare nell'anticamera e vedere se tra un paziente e l'altro (la dottoressa ha una media di 30 minuti a paziente anche se uno va lì per un callo al piede) ottengo finalmente le mie ricette portate richieste da una decina di giorni?
Mi piazzo in anticamera, 15 minuti buoni insieme ad un anziano con il mio stesso problema: deve ritirare le ricette, è un cronico, ha il cuore sballato ed ogni 14 giorni viene qui a portare le ricette nella casella, poi dopo 7 giorni si mette in anticamera ed aspetta le sue ricette per la sua mezz'ora di tassa (pagata in tempo, che vale moltissimo, visto che statisticamente ne ha meno di un giovane) al servizio sanitario nazionale. Il paziente che era dentro esce, probabilmente il medico gli ha fatto un trapianto di rene, perché mi dicono che era dentro da 45 minuti. Mi affaccio alla porta e sopraggiungono due neri, era il loro turno, giusto, ma uno dei due (si fanno visitare e due a due, quasi sempre) è attaccato al cellulare e parla animatamente con il suo pusher. La dottoressa si incazza e gli dice di duscire a telefonare, che qui i cellulari non sono permessi (non ha in ambulatorio nemmeno un'apparecchiatura sensibile alle onde elettromagnetiche, ma sostiene che le onde elettromagnetiche sono dannose con un cartello che dovrebbe scrivere in arabo, swahili, copto ed aramaico, oltre che sanscrito, visto che la gran maggioranza dei suoi pazienti prima di venire in italia lu curava uno sciamano).
Nel parapiglia alzo un po' il tono di voce e dico alla dottoressa: " come mai dobbiamo aspettare di ricevere le ricette da lei?, cos'è cambiato ancora?" Lei dice: "è la privacy, non si possono lasciare in giro i nomi delle persone ed i loro documenti, come fotocopia della tessera sanitaria, ecc." Ora mi incazzo io: "ho imbucato le ricette più di 10 giorni fa, ora le voglio subito, senza aspettare un attimo di più per colpa di una legge che entra ed esce dalle nostre vite a piacimento".
Lei sbianca e me le dà aggiugendo che sono pronte da tempo. Non le rispondo nemmeno, esco da quel pozzo di idiozia e vado a prendere i farmaci prima che chiuda la farmacia.
Qui ci trovo un'altra sorpresa. Premetto: sono diabetico ed ho anche un'affezione al cuore, devo prendere tutti i giorni per sempre dei medicinali, faccio visite di controllo con esenzioni totali ed i medicinali per il diabete non dovrei pagarli, se non per 1 Euro a ricetta, o autoesentarmi per reddito inferiore a... con firma sulla ricetta per autocertificazione.
Bene, la farmacista prende le mie ricette, prende il mio tesserino, prepara sul banco le confezioni e mi spara 10 Euro. Le dico: sono 3 ricette, sono 3 Euro, fino ad ora, abbiamo un altro cambiamento? Mi fa il conto dettagliato, complicatissimo, se non avesse il PC davanti non riuscirebbe a spiegarmelo se non con nozioni di matematica finanziaria. Chiedo, tagliando corto: e se firmo?
Se firma paga meno, ma questo farmaco ha l'esenzione parziale, più l'aumento del... in vigore dal... e se ne riparte in coefficienti, date, decreti, ecc. La fermo di nuovo e le dico: mi faccia firmare.
Al che resiste quel tanto che basta per farmi incazzare.
Mi dice che se firmo l'esenzione per reddito non veritiera c'è la multa.
Mi incazzo di più e le dico: che venga qualcuno a farmela pagare, la multa per aver firmato dichiarando che sono povero, visto che lo sono davvero perché mi spolpano in tasse e prezzi da furto e mutui da strozzo. Ho alzato il tono di quel tanto affinché tutti mi sentissero ed i presenti sono ammutoliti. Ho detto: sono disposto a correre il rischio di venire multato per un illecito minimo, piuttosto che continuare a pagare gabelle ed aumenti idioti senza esserne avvertito. Sono stanco di essere derubato e non avere un diritto. Voglio almeno il diritto di un'assistenza sanitaria che pago dalla nascita e non sentire ogni giorno che esiste un aumento di legge ingiustificato su ogni cosa.
Il farmacista capo si è avvicinato e mi ha lasciato firmare. Non ho firmato la ricetta della medicina del cuore, su di questo (il cuore ti può schiattare e non hai l'esenzione, la glicemia però la devi controllare e sei esentato, altra idiozia) non ho esenzioni, che io sappia, per cui qui pago come un santo, ma i medicinali per il diabete li "firmo" dichiarando esenzione non parziale, ma totale.
Ero già alterato per la questione idiota della privacy. Non posso ritirare le ricette senza attese e perdite di tempo per il rispetto della mia privacy a cui rinuncio volentieri in questo caso in cambio di una coda evitata, ma possono telefonarmi a casa i politici mangiatori con messaggi registrati per farmi propaganda elettorale trovando il mio numero nelle liste incontrollate che circolano. Possono rompermi le scatole a casa telefonandomi per una indagine di mercato o per vendermi qualche servizio che non mi serve violando bellamente la mia privacy, ma la mia privacy diviene un mio onere in tutte le occasioni alla quale rinuncerei volentieri.
La prossima volta che vado dal dottore, le lascio un documento di esenzione dalla norme sulla privacy per sollevarle la responsabilità di lasciarmi ritirare le mie ricette senza code nel suo vagone bestiame.
Sono stanco di leggi che per tutelarci ci vessano rendendo di giorno in giorno la nostra libertà un pallone sempre più gonfio, più vuoto e con le pareti più sottili.

Commenti

  1. C'è poco da fare,
    è come cercare di sfondare il famoso muro di gomma....
    ma chissà col tempo anch'essa si deteriora e si secca ,almeno si spera....

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  2. quando si secca diventa roccia...

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