Durante le ore di Applicazioni Tecniche ci fanno costruire degli oggetti. Dilaga a grande richiesta la costruzione di un periscopio di legno compensato, con due specchietti a 45°. Lo scopo della realizzazione: metterlo nel ripiano sotto il banco in orizzontale e tenerne fuori, seminascosta una parte. Sotto al banco, come per magia ed in tutta comodità, appaiono le meravigliose cosce della prof di italiano. Porta sempre reggicalze e quella fascia di pelle liscia e candida che intravvediamo ci fa impazzire. Ginko il bidello-custode ha un bel daffare nell’inchiodare rettangoli di compensato per chiudere quella feritoia miracolosa, quella finestra aperta sulla nostra libido di ragazzini in preda agli ormoni. Sistematicamente abbattiamo ogni schermo appena entriamo in classe e lo stesso compensato, tenuto da parte, ci permette di creare altri periscopi. Durante le lezioni di italiano ce ne sono in attività almeno sei, tutti puntati sulla cattedra che badiamo a tenere ben illuminata dal di sotto con continue sperimentazioni ottiche di rifrazione della luce.
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